In
alcune di queste si vedono montagne di ghiaia ed escavazioni
sbalorditive con ristagni d’acqua di un paio di metri di profondità
che ci portano ad alcune considerazioni riguardanti i
tratti di autostarda in trincea profonda e lo scarico delle acque di
dilavamento del manto stradale, in torrenti, rogge e terreni.
Tratti
in trincea profonda
L’escavazione
fino a profondità di 20 mt (vedi foto), permette un maggiore
accumulo di ghiaia (che rimane a disposizione del costruttore?
prossimamente scriveremo due righe anche su questo argomento) ed
intercetta ed interrompe lo strato di argilla che è “il filtro”
per le sostanze inquinanti, oltre che il piano su cui l’acqua
scorre in senso orizzontale fino alle risorgive.
Questo causa due
effetti principali:
a) gli inquinanti possono finire in falda
indifferenziata e di conseguenza possono essere pescati sia dai pozzi
freatici che da quelli artesiani utilizzati sia per consumo agricolo
che umano
b) si altera l’equilibrio idrogeologico delle risorgive e
del sistema multifalde. (*)
Si noti nella terza
foto, relativa al sottopassaggio del torrente Igna, l’affioramento
dell’acqua alla base dei manufatti.
L’affioramento è profondo
almeno un metro e mezzo.
Confrontate poi l’altezza della persona ai
piedi del manufatto col manufatto stesso per capire quanto profondo è
lo scavo.
Nel
filmato, girato
in un periodo in cui non si erano verificati eventi piovosi, si vede
come l'acqua scorre lungo la lente di argilla (guarda il video), quando viene
intercettata dallo scavo fuoriesce e cade sulla ghiaia che la
convoglierà velocemente e senza nessun filtro nel bacino di ricarica
sottostante.
Viene
spontaneo chiedersi come mai si scava tanto
profondamente proprio nei punti dove la falda è più a rischio (nei
comuni attraversati essa viene definita ad elevata vulnerabilità
intrinseca) forse perché sono i punti in cui la ghiaia è presente
in grande quantità ed è di ottima qualità?.
Nel
progetto definitivo del tratto Breganze – Marostica (pag.45) viene
evidenziato che su 60 km di Autostarda in trincea ben 36 sono a
rischio idraulico e per circa 3,5 km si andrà ad interferire con la
falda freatica con il manto stradale che di fatto si troverà al di
sotto del livello dell'acqua.
Scarico
nei corsi d’acqua e nei terreni
Il
progetto definitivo (tratto Breganze-Marostica Pag. 80) dice che nei
punti in cui l’autostrada si abbassa fino a “lambire” la falda
(si noti che la falda ha oscillazioni dell’ordine di grandezza di
10 metri) non ci sarà dispersione di acque direttamente nel
sottosuolo (il che significa ammettere che altrove ci sono?).
Le
acque saranno pompate in appositi bacini di laminazione,
per poi essere disperse nei torrenti e nelle rogge. Solo le acque di
prima pioggia, ossia i primi 5 millimetri caduti, subiscono un
trattamento di disoleazione e sedimentazione, mentre le successive
vengono pompate direttamente nel bacino di laminazione per poi essere
disperse in torrenti, rogge e terreni.
Si
tenga presente che in caso di eventi
piovosi intensi (come la maggior parte di quelli che si verificano da qualche
tempo a questa parte) il carico di inquinanti portato dalle acque di
prima pioggia e da quelle di seconda è uguale.
Se
avviene un incidente con sversamento di sostanze inquinanti (pensiamo
a prodotti chimici, idrocarburi, ecc) in caso di precipitazioni
meteoriche tutto il liquido di dilavamento andrà disperso
nell'ambiente circostante come acqua di seconda pioggia.
Su questa situazione, abbiamo presentato (tra le altre) le nostre osservazioni al Ministero per la Tutela dell’Ambiente. Rimaniamo in attesa di sviluppi e nel frattempo ci muoviamo su altri fronti.
Su questa situazione, abbiamo presentato (tra le altre) le nostre osservazioni al Ministero per la Tutela dell’Ambiente. Rimaniamo in attesa di sviluppi e nel frattempo ci muoviamo su altri fronti.
Come
funziona la ricarica delle falde
nell’Alto Vicentino:
nell’Alto Vicentino:
(*)
L’acqua piovana o rilasciata da attività umane, si infiltra nel terreno fertile attivo che funge da filtro e percola verso il basso attraverso gli strati altamente permeabili (generalmente ghiaia) fino ad incontrare uno o più strati impermeabili o poco permeabili (ad esempio lenti di argilla).
L’acqua piovana o rilasciata da attività umane, si infiltra nel terreno fertile attivo che funge da filtro e percola verso il basso attraverso gli strati altamente permeabili (generalmente ghiaia) fino ad incontrare uno o più strati impermeabili o poco permeabili (ad esempio lenti di argilla).
Quando
ciò avviene, l’acqua cambia direzione e anziché scendere verso il
basso, si muove lungo lo strato impermeabile fino a riemergere a
valle del punto di ingresso. E’ il fenomeno naturale delle
risorgive, particolarmente visibile nella zona tra Villaverla (i Boji
del “bosco” di Novoledo), Dueville e Caldogno.
CDST NO Pedemontana - Altovicentino/Malo,Valle Agno
.
Ancora con questa storia del autostrada?!? Avete rotto i maroni!! è una strada Extraurbana Principale con caratteristiche tecniche e legislative inferiori alle autostrade!!!!!
RispondiEliminaanche tu qui? ciao caro!
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