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14 settembre 2011


Commercianti alleati agli ambientalisti

Lunedì 26 settembre
la manifestazione per opporsi al mega-progetto
che dovrebbe nascere tra Dolo e Pianiga,
a ridosso tra Venezia e Padova

MESTRE - Mega-adesivi e manifesti con Veneto city sbarrato sulle auto, t-shirts contro la devastazione del territorio e un sound system per spiegare ai cittadini cosa sta accadendo. Agricoltori, commercianti e comitati ambientalisti si sono alleati contro il progetto di Veneto City e lunedì 26 scenderanno in piazza per far sentire il proprio no ai 100 mila metri quadrati di area commerciale, 600 mila di parcheggi, 345 mila di show room, centro congressi e fiera, 72 mila di hotel e ai 100 mila di cinema e palestre nell’area, oggi a uso agricolo, tra i Comuni di Dolo e Pianiga a ridosso tra Venezia e Padova.

Di questo piano di sviluppo se ne parla da oltre un decennio nel veneziano ma negli ultimi mesi ha subito un’accelerata con la firma della bozza di accordo di programma tra Regione Veneto, Provincia di Venezia, Comuni di Dolo e Pianiga e Veneto City spa. E la protesta di abitanti e associazioni di categoria è montata. A marzo una manifestazione ha portato tremila cittadini a marciare dietro lo slogan «Per essere liberi di scegliere il nostro destino e il futuro del territorio» e oggi la mobilitazione riprende vita con un’inedita alleanza che vede uniti Confesercenti, Cia (Confederazione italiana agricoltori) e Cat (Comitati ambiente e territorio) che lunedì 26 partiranno da Padova e dalla Riviera del Brenta a bordo di 200 auto per ribadire il proprio no a Veneto City e concluderanno il corteo con la consegna alle autorità delle 10 mila firme raccolte quest’estate in Riviera. «Veneto city è un disastro al pari di un’esplosione nucleare senza esplosione - tuona il direttore di Confesercenti Maurizio Franceschi -, devasterà il territorio e la vita delle città.

Veneto City sarà grande come 20 Outlet di Noventa e ogni giorno immetterà 70 mila auto nella nostra rete viaria». Il corteo del 26 sarà dunque in auto per far toccare con mano agli abitanti cosa accadrà con Veneto City. Inoltre, a detta dei contrari al progetto, non si creeranno nuovi posti di lavoro perché per ogni occupato nella grande distribuzione - dicono le statistiche - si perdono 3 impieghi nel pre-esistente. «Perdiamo ettari e ettari di agricoltura - spiega Luca Lazzaro del direttivo di Cia - il progetto parla di 10 ettari ma la verità è che investirà tutto il circondario mangiandosi 80 ettari di suolo». Cia, Confesercenti e Cat nell’estate hanno invitato tutti i Comuni dell’area interessata dall’operazione, in tutto 23, ad esprimersi ma a oggi solo Camponogara ha votato un ordine del giorno. «Perché sono tutti zitti? - sbotta Franceschi -, perché nessuno rispetta la promessa di ascoltare la volontà del territorio? Eppure il presidente della Regione Luca Zaia e la presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto lo hanno usato a slogan elettorale e invece Zaccariotto ha inserito nel Ptcp Veneto City e Zaia ha firmato l’accordo».

Gloria Bertasi, Corriere del Veneto
13 settembre 2011

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