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30 gennaio 2010

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20 febbraio 2010

Bassano boccia la Pedemontana

Bassano. Il Consiglio comunale, nella seduta andata in porto giovedì sera, ha pronunciato il proprio "No" unanime contro la superstrada Pedemontana veneta.
La decisione è stata preceduta nel pomeriggio da una riunione congiunta delle commissioni Lavori pubblici e urbanistica nella quale è stato elaborato e sottoscritto un documento in ventidue punti da sottoporre alla Regione.
L'assemblea si è pronunciata inequivocabilmente sul progetto di superstrada a pagamento di prossima realizzazione. L'ex primo cittadino Gianpaolo Bizzotto, dai seggi del Pdl, ha parlato di «Proposta addirittura demenziale, lontanissima da quanto chiesto addirittura nel 2005», invitando l'Amministrazione a tenere conto in particolare di quei cittadini che si ritroveranno un'autostrada a pochi metri da casa.

«È necessario intervenire - ha dichiarato Gianpaolo Bizzotto - per esempio utilizzando gli strumenti urbanistici di cui il Comune dispone: di fronte alla perdita di valore dei terreni, e al peggioramento di qualità della vita per chi abiterà a due passi dal traffico, perché non trasformare un terreno lontano da agricolo a residenziale e cederlo a prezzo politico a chi ne avrà necessità?».
Dai banchi del Partito democratico, che guida la maggioranza, il portavoce Francesco Fantinato ha puntato l'attenzione sui meccanismi di finanziamento privato del progetto: «Non è possibile che la procedura sia guidata da mere questioni finanziarie - ha dichiarato - né possiamo esser supini a decisioni che stanno massacrando il territorio».

Sulla stessa lunghezza d'onda l'intervento di Giovanni Battista Sandonà (Udc), che, a sorpresa, ha dichiaro che alle regionali voterà per il leghista Luca Zaia.
«La recente, e analoga, esperienza legata al progetto di superstrada in Valsugana - ha ribadito Sandonà - ha dimostrato che l'unione fa la forza. - ha detto il rappresentante dell'Udc - Sulla Pedemontana, invece, abbiamo assistito a una sorte di "divide et impera"».

«Ribadiamo che per noi il progetto di questa strada non va - ha dichiarato Stefano Giunta della lista Bassano ConGiunta- e che, come a suo tempo proposto, si potrebbe invece ampliare l'arteria che già c'è, in modo da realizzare un intervento rispettoso degli abitanti, dell'ambiente e della viabilità esistente». Hanno completato la sequenza degli interventi consiliari Paola Facchinello (Un'altra Bassano), puntando la propria attenzione sull'impatto ambientale del nastro di asfalto e Luciano Todaro (Lega Nord) evidenziando la necessità di far sentire con forza la voce del Bassanese in Regione.

«Il quadro amministrativo non ci favorisce - ha dichiarato l'assessore ai lavori pubblici Dario Bernardi - perché il Governo ha classificato la questione della viabilità tra Vicenza e Treviso come emergenza, affidandola a un commissario straordinario».

Noi, tuttavia, possiamo e dobbiamo fare quadrato con le altre Amministrazioni interessate - ha aggiunto Bernardi - rendendoci allo stesso tempo portatori delle istanze dei cittadini». Ha concluso la sequenza delle dichiarazioni, il primo cittadino Stefano Cimatti: «Bene ha detto il consigliere Bizzotto, invitando l'Amministrazione a venire incontro ai cittadini più colpiti dalla costruzione della superstrada. Resta l'amarezza nel costatare che la scelta di intaccare ulteriormente il territorio, anziché valorizzarlo, sia dettata da ragioni di ordine meramente finanziario».
Lorenzo Parolin

05 giugno 2012

Pedemontana, il governo annulla l'emergenza


IL DECRETO SUL RIORDINO DELLA PROTEZIONE CIVILE ABOLISCE I COMMISSARI STRAORDINARI PER LE EMERGENZE. LA SPV PASSA COSI' AL REGIME "ORDINARIO. i PRESIDENTI DI VENETO E FVG ESPRIMONO PREOCCUPAZIONE E L'ON. LANZARIN PRESENTA UN EMENDAMENTO.


Ma cosa c'entra la Protezione Civile con la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta? C'entra, eccome: e anzi ha un ruolo fondamentale. 

Tutto parte dalla famosa “Dichiarazione di stato di emergenza nel settore della mobilità del traffico e della mobilità nei territori delle province di Treviso e Vicenza” firmata il 31 luglio 2009 dall'allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi: l'atto di governo che diede il colpo definitivo di acceleratore all'iter progettuale della SPV, inserendola tra le opere di emergenza richieste dal Paese e nominando commissario straordinario delegato per l'emergenza - su incarico appunto della Protezione Civile e dell'allora capo del Dipartimento Guido Bertolaso - il dirigente di “Veneto Strade” ing. Silvano Vernizzi. 
Ma ora, sull'iter velocizzato dell'infrastruttura, si abbatte l'ennesimo decreto del governo Monti che riguarda il riordino della Protezione Civile e che prevede, tra le altre cose, l'abolizione della figura dei commissari straordinari chiamati dal governo a risolvere le emergenze. 

Il che, in parole povere, significa che il commissario per la Pedemontana Vernizzi è in scadenza definitiva alla data del 31.12.2012 e che la costruzione della Superstrada a pagamento, a cantieri già ampiamente inaugurati, a fine anno passerà dalla fase straordinaria del regime “emergenziale” al percorso ordinario. 

La novità preoccupa i presidenti di Veneto e di Friuli Venezia Giulia Luca Zaia e Renzo Tondo, che in una lettera congiunta al Presidente del Consiglio Mario Monti hanno richiesto una proroga degli stati di emergenza per le due opere viarie del Nordest attualmente commissariate: la Pedemontana Veneta e la terza corsia sulla A4 nel tratto Quarto d'Altino -Trieste. “Nel Nordest -scrivono i due governatori- vi sono due infrastrutture, strategiche per l’intero Paese, i cui cantieri sono stati avviati dopo anni di difficoltà grazie alle dichiarazioni della stato di emergenza.” Zaia e Tondo sottolineano “il riflesso estremamente negativo che avrebbe il blocco di queste opere sull’economia delle nostre regioni e di conseguenza sull’intero Paese” e chiedono al Professore “la possibilità di derogare anche per la terza corsia e la Pedemontana Veneta consentendo, in tal modo, la regolare prosecuzione dei cantieri.” Il Decreto è attualmente al vaglio del parlamento per la sua conversione in legge e domani proseguirà il suo iter d'esame nelle Commissioni. Ed è qui che entra in gioco entra l'on. Manuela Lanzarin, deputato della Lega Nord, che “raccogliendo la richiesta inviata il 15 maggio scorso dai presidenti delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia” ha presentato oggi un emendamento all'art. 3 del Decreto che prevede di mantenere inalterati gli effetti delle due deliberazioni del Consiglio dei Ministri del 2008 e 2009 relative all'emergenza per la terza corsia sulla A4 e all'emergenza per la SPV. “Come Lega Nord - spiega l’on. Lanzarin che domani sarà a Roma per la discussione dell’emendamento - anche nel passato ci siano sempre schierati apertamente per difendere il sistema organizzativo della Protezione Civile che ha sempre saputo dare risposte rapide, generose ed altamente professionali. Il riordino delle competenze con la gestione delle sole calamità naturali, permette al Dipartimento di non distrarsi ai grandi eventi. Riteniamo però fondamentale, vista l’importanza strategica delle due opere, proseguire spediti nella realizzazione con il Commissario straordinario, perché diversamente tutto rischia di incepparsi nelle maglie della burocrazia.”


4 giugno 2012
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